Sul comodino, oggi, Il tesoro del Cigno Nero di Guillermo Corral e Paco Roca, il racconto della guerriglia legale per la conquista di un immenso tesoro sommerso: una lettura innegabilmente impegnativa, ma anche emozionante e coinvolgente.

Copertina de Il tesoro del Cigno Nero di Paco Roca e Guillermo Corral, edito Tunué

Cos’è di preciso Il tesoro del Cigno Nero?

Quella di cui parliamo oggi è una graphic novel scritta da Guillermo Corral e illustrata dall’inconfondibile tratto di Paco Roca. In Italia è uscita a maggio per Tunué e sul loro sito potete sfogliare una breve anteprima del volume.

Le tavole raccontano la storia vera del ritrovamento del “tesoro del Cigno Nero”, vissuta in prima persona dallo stesso Corral. La vicenda è innegabilmente complessa: il Ministero della Cultura spagnola e l’agenzia di ritrovamento tesori sommersi Ithaca si sfidano in una battaglia legale senza esclusione di colpi, arricchita da minacce e strategie al limite della legalità. Il tutto per conquistare un tesoro sommerso dall’incredibile valore sia storico che economico.

Se questa prospettiva vi spaventa, non temete: Corral scrive una sceneggiatura dettagliata e informativa, ma capacissima di coinvolgere il lettore. La storia non è solo quella del tesoro, ma principalmente quella delle persone coinvolte nella battaglia legale. Il ritrovamento non si ripercuote solo sulla vita lavorativa dei personaggi, ma anche su quella privata. Ognuno ogni sera porta a casa con sé la causa e intreccia la propria quotidianità con essa, in maniera estremamente realistica. Non è solo lavoro: è etica, è passione, è giustizia. E come tutte le persone che amano il proprio lavoro, anche Alex, Jonas, Elsa e tutti gli altri personaggi ne rimangono profondamente segnati.

Il tesoro del Cigno Nero è un fumetto denso di informazioni: dà una prospettiva piuttosto esauriente su un fatto di cronaca recente di cui non ero a conoscenza, oltre che sulle professioni che si attivano quando un tesoro perduto viene ritrovato. Apre le porte su un mondo di cui ero totalmente digiuna e che ho scoperto essere complesso e pieno di fascino.

Citazione da Il tesoro del Cigno Nero di Paco Roca e Guillermo Corral, edito Tunué

Una lettura impegnativa, ma non aspettatevi di annoiarvi

Nonostante la graphic novel sia un po’ più impegnativa rispetto alle mie solite letture, l’ho trovata interessante e coinvolgente. Tutte le problematiche burocratiche e legali vengono spiegate in maniera esauriente, in modo che persino qualcuno totalmente ignorante a riguardo (come me), possa raccapezzarsi tra ruoli, leggi e complicazioni. Questo è il motivo principale per cui la mia lettura è proceduta più lentamente del solito. D’altra parte, senza quelle spiegazioni la graphic novel risulterebbe gravemente incompleta e potenzialmente incomprensibile, per chi non conoscesse già i fatti narrati.

Corral sa il fatto suo e riesce abilmente, a mio avviso, a compensare la parte tecnica con battute, emozioni intense e scorci di vita privata. Si potrebbe riflettere tantissimo su quello che ne emerge. Tra le tematiche sfiorate si passa dalla corruzione alla difficoltà di ognuno di dividersi tra carriera e famiglia. 

Durante la lettura ci si immerge in un’atmosfera tesa e incerta, dove alle complicazioni burocratico-legali si aggiungono minacce, illegalità e storie d’amore. Si segue la causa tra il Ministero della Cultura spagnolo e Ithaca per il tesoro, ma si seguono anche le storie private dei professionisti coinvolti, si rivive il naufragio della nave ritrovata e il profondo senso di tradimento che accompagna l’evento storico.

Non aspettatevi una lettura noiosa, quindi, perché non lo è affatto. È impegnativa, certo, ma è anche una graphic novel dall’indiscutibile valore informativo. Un fumetto di grande qualità.

Citazione da Il tesoro del Cigno Nero di Paco Roca e Guillermo Corral, edito Tunué: "la cultura è il nostro petrolio"

Come è andata la lettura?

Dopo aver letto Rughe e La Casa di Paco Roca, quando ho saputo della pubblicazione de Il tesoro del Cigno Nero non ho potuto che fiondarmici, e non ne sono rimasta delusa. Questo fumetto mi ha sicuramente richiesto più tempo di quanto pensassi, ma mi ha aperto le porte di un mondo che non conoscevo affatto e mi ha dato una buona infarinatura sugli eventi narrati.

Mi sono trovata ancora una volta a riflettere su quanta corruzione sia nascosta all’interno degli ambienti governativi, quanto la promozione della cultura sia di facciata e quanto invece sia un’intenzione sincera per chi guida i vari Paesi. Quanto e quando. Ah, e ovviamente anche sull’assurdità della burocrazia, che per quanto sia necessaria rimarrà sempre la mia nemesi principale.

Il tesoro del Cigno Nero è stata una lettura decisamente soddisfacente. Mi ha ricordato uno di quei film di inchiesta che richiedono una certa concentrazione per essere compresi, ma che alla fine lasciano soddisfatti e anche un po’ scossi dalle realtà che vengono rivelate. Come Il caso Spotlight, ad esempio, anche se la tematica è chiaramente molto diversa.

In questa graphic novel le fatiche di Paco Roca e di Guillermo Corral entrano in un’ammirevole sinergia, dando vita ad un fumetto che quasi non sembra scritto a quattro mani da due menti differenti. Originale, sciolto e perfettamente bilanciato tra immagini e sceneggiatura. Il tesoro del Cigno Nero non ha assolutamente nulla da invidiare ai capolavori di Paco Roca che mi è capitato di leggere in precedenza, pur spostandosi su tematiche nettamente differenti da quanto letto finora.

Ne approfitto per ringraziare di cuore l’ufficio stampa di Tunué per avermi inviato una copia del libro, dandomi così la possibilità di conoscere questo appassionante episodio d’attualità e di spiarne il dietro le quinte.