Sul comodino, oggi, ci aspetta il libro di un’autrice emergente che mi ha molto piacevolmente colpito: Non giurar per la luna di Angela Longobardi, un fantasy autopubblicato ma non per questo meno interessante. Potete leggerne un estratto su Amazon.

Copertina di Non giurar per la luna di Angela Longobardi

Di cosa parla?

Non giurar per la luna è il primo libro di una trilogia dal titolo Eredi di Sereelia, di cui il secondo volume, Stelle funeste, sarà in uscita nel 2019.

Il concept: compiuti i vent’anni, tutti i primogeniti delle famiglie nobili di Sereelia devono sposarsi e prendere le redini della propria regione, succedendo ai genitori come reggenti. Ma cosa succede se due di loro non riescono a trovare il compagno giusto? È il caso di Julian di Amneris e Rae di Mavi, due grandi e potenti regioni confinanti; uno di loro ha rifiutato tutti i propri pretendenti, l’altro è stato sempre rifiutato. È facile intuire quale sarà la proposta della Regina Antiera, no? È la prima volta che nella storia di Sereelia sono due Eredi a unirsi in matrimonio: che ne sarà di Amneris e Mavi? Si uniranno? Una fagociterà l’altra? E i sovrani come porteranno avanti la dinastia?

Questo è solo l’inizio di una trama che andrà oltre alla storia d’amore tra i due protagonisti, che pur ne è l’elemento cardine. Senza entrare nel dettaglio, per evitare spoiler, posso dirvi che ci sarà un’intera sezione dalle tinte gialle, nonché una d’avventura vera e propria. Non mancheranno intrighi politici, rumors e dicerie, cospirazioni e lievi questioni razziali.

Inspiro l’aria salmastra che mi circonda, alzo il viso alla luna e chiudo gli occhi. Devo smetterla di pensare che morirò. Voglio tornare ad affacciarmi su questa terrazza, abbracciare mia madre, fissare la luna dal mio balcone. Voglio vivere, per quanto disprezzato o umiliato a causa della mia magia. Per un attimo penso di promettere alla luna che tornerò, ma non mi azzardo a farlo e questo dimostra quanto sia debole. Prometto di far di tutto per sopravvivere. È poco, ma è pur sempre un inizio.

Tematica LGBT+

Oltre a tutto questo, Non giurar per la luna è anche un romanzo a tematica LGBT+. L’omosessualità della coppia principale non è una questione: è un dato di fatto e una parte di loro. L’orientamento sessuale è sempre esplicito e al tempo stesso, se vogliamo, marginale, come lo è il colore dei loro capelli o occhi. Parte della descrizione e di ciò che sono, ma niente di più.

Ed è una cosa che ho assolutamente apprezzato, per gusto personale e non solo. Da supporter, infatti, credo che la comunità LGBT+ abbia bisogno soprattutto di essere presa in considerazione e rappresentata, non solo e sempre discussa o difesa.

Sereelia è una terra libera da pregiudizi, almeno da quanto appare in questo primo volume della trilogia. Che i personaggi siano omosessuali, bisessuali, asessuali o aromantici, il loro orientamento viene accettato e rispettato, senza nemmeno bisogno di parlarne.

«Avete accettato la sfida a cui vi ho sottoposto e l’avete fatto seguendo i valori su cui si basa il nostro Mondo.» Posa la sua mano sulle nostre. «Benedico la vostra unione e vi apro le porte di questo palazzo non solo come Leader delle vostre congreghe, ma come amici, figli del mio stesso Potere.» La catena che ci lega si illumina di una pallida luce dorata. «Posizionatevi uno di fronte all’altro e lasciate che le vostre famiglie e i vostri amici posino su di voi il proprio Potere e la propria fiducia.»

La costruzione dell’universo fantasy

Una nota a parte merita, a parer mio, la costruzione dell’universo fantasy. Non leggo testi di questo genere da un sacco di tempo, ma l’ambientazione è sempre stata uno degli aspetti che poteva fare la differenza tra una lettura discreta e l’entusiasmo assoluto. E in Non giurar per la luna è evidente fin da subito la cura dei dettagli. Non solo l’organigramma socio-politico è ben delineato, ma dalla lettura emergono mille altri dettagli: la storia del paese, le sue tradizioni, le diverse fisionomie dei suoi abitanti, nonché la geografia dei luoghi e persino dettagli sulla loro architettura.

All’interno del libro troverete una bellissima cartina di Sereelia, in cui sono indicati i nomi di regioni e città, molto utile per orientarsi tra i toponimi. Sono stata piacevolmente sorpresa di trovarla, e lo sono stata ancora di più nello scoprire che è situata nel nostro mondo reale, semplicemente avvolta in una barriera protettiva.

Lei si avvicina e apre davanti a noi una parte della cartina geografica della Terra, quanto basta a localizzare l’Oceano Indiano e Sereelia, che si trova più o meno al centro del triangolo formato da Africa, India e Australia. È di poco più piccola del Madagascar e il suo perimetro è evidenziato in oro per segnalarla come parte del Mondo Invisibile e distinguerla da quello degli umani, come le altre decine di luoghi sparsi per il mondo.

Tutto questo spiegherebbe, in effetti, come mai Sereelia sia al passo coi tempi in quanto a tecnologia: hanno cellulari, computer, automobili e persino un social network tutto loro – Arkana.

L’elemento che più di tutti ho adorato, però, è la manifestazione del Potere. Non è qui una semplice capacità di alcune persone, ma un dono con una sua storia, è una parte della Strega che lo possiede. È possibile percepire quello altrui, usarlo per spingere o abbracciare un’altra persona. È una sorta di aura con una sua fisicità, nascosta però. Idea affascinante e davvero, davvero efficace.

Accarezzo piano il suo Potere con il mio, sfiorandone il perimetro caldo e luminoso, che lo circonda come un’aura dorata, quasi visibile agli occhi.

Ti è piaciuto?

Leggere Non giurar per la luna è stato un vero piacere, nonché una bellissima sorpresa. Ho pensato molto a come valutare questo libro, che mi ha molto coinvolta anche nelle sue parti “rosa”, pur non essendo io un’amante del genere. È una lettura molto coinvolgente, con una scrittura curata e un’ottima caratterizzazione dei personaggi – Rae è umano e ricco di difetti e insicurezze; Roan è protettivo, ruvido, fedele ma avventato; Kayla è un’esplosione di libertà, idealismo e intelligenza. Quello che mi è piaciuto un po’ meno è Julian, che trovo rimanga un po’ più piatto, idealizzato com’è dagli occhi innamorati di Rae. Anche lui, tuttavia, ha le sue sfaccettature, tra pregi, difetti e passioni.

Non giurar per la luna ha però un suo evidente difetto: le tempistiche. Gran parte degli avvenimenti della storia si concentra nell’ultimo quarto di libro; come se l’autrice fosse partita con troppa calma e si fosse trovata a dover condensare tante cose in poche pagine – e poco tempo, anche nella cronologia della trama. Avrei preferito, sia da un punto di vista soggettivo che d’efficacia, che il racconto del viaggio avesse più spazio per sé, che le peripezie fossero più lunghe e difficili.

Ciò non toglie che la lettura mi abbia tenuta incollata alle pagine, visceralmente curiosa di sapere cosa sarebbe successo dopo. Considerata la sua efficacia nel coinvolgere, anzi, mi dispiace ancora di più che a quella parte sia stato riservato meno spazio.

Sono curiosissima di leggere il seguito. Nell’attesa, tiriamo le somme.

Kayla fa saettare i suoi brillanti occhi verdi da suo fratello a me, poi si volta, entra nella sala da pranzo e due secondi dopo il suo Potere si sprigiona con una potenza tale da creare un’onda d’urto che ci colpisce in pieno. Scuoto la testa per liberarmi dalla sensazione di smarrimento, come se una bomba fosse scoppiata a pochi passi da me – il che è più o meno quello che è successo. Perfino Roan ruota le spalle per scrollarsi di dosso i residui della magia di Kayla.

«Non le piaccio» […].

Pro:

  • Ottima caratterizzazione dei personaggi; ricchi di sfaccettature, dotati di pregi, difetti, desideri, timori e speranze.
  • Originale e molto d’effetto l’idea di Potere come aura, emotiva e fisica al tempo stesso. Ho adorato ogni sua singola comparsa, descrizione e utilizzo.
  • Ambientazione molto curata, piena di dettagli, ben ragionata e costruita.
  • La tematica LGBT+ è fondamentale, ma viene descritta come un dato di fatto e non discussa, non difesa, non affrontata. L’orientamento sessuale è solo una caratteristica (esplicita) dei personaggi. L’ho trovata una scelta molto delicata.
  • Varietà di generi letterari. Non giurar per la luna non è solo un fantasy, è anche uno young adult, una storia d’amore, un giallo, un racconto di avventura, oltre che un libro a tema LGBT+.

Contro:

  • Pochi, pochissimi, ma presenti, sono gli errori di battitura. Ma il bassissimo numero denota una certa cura.
  • Ho trovato affrettata l’ultima parte. Avrei preferito che l’avventura e la sezione “gialla” avessero più spazio, perché lo meritavano e costituiscono una parte molto importante della storia. Tante cose sono condensate in (relativamente) poche pagine.